08_14_Niemczukda “La Voce del Popolo” di Fiume

Il polacco Grzegorz Niemczuk, di 22 anni, è il vincitore della XI edizione del Premio pianistico internazionale “Stefano Marizza”, organizzato  dall’Università Popolare di Trieste, dal Conservatorio di Musica “G. Tartini” e dalla Famiglia Marizza.
La Commissione, formata dai pianisti Lorenzo Baldini, Igor Cognolato, Massimo Gon, Giuliana Gulli Agostini e Gabriele Vianello, l’ha premiato “per la raffinatezza del suo pianismo e per la nobiltà espressiva che traspare dalle sue interpretazioni”.
Il secondo premio è andato al tailandese Yi Fan-Chiang “per le straordinarie doti pianistiche”.
La Giuria ha segnalato, inoltre, il pianista triestino Luca Delle Donne “per la migliore esecuzione dello Studio”, l’ucraino Maksym Kulabuhov “per l’esecuzione dello Scherzo di Brahms” e la sud coreana Jieun Sung “per l’esecuzione dello Scarbo di Ravel”.

Una valenza internazionale, quindi, per un premio di prestigio che, dalle parole di Massimo Parovel, direttore del Conservatorio Tartini di Trieste dove si è svolta la cerimonia di premiazione, “è nato per espressa volontà dei genitori di Stefano Marizza per dare anche un sostegno ai giovani che si cimentano in una gara con se stessi, in una professione che è senza dubbio una delle più difficili soprattutto in un’epoca come la nostra dove la società è sicuramente più incline ad altri repertori musicali”.

Denis Visioli, vicepresidente dell’Università Popolare che anche quest’anno ha dato il suo grande contributo alla realizzazione dell’evento, ha voluto esprimere “soddisfazione per vedere che siamo riusciti a rendere avvincente il Premio. L’intelligenza emotiva di creare una creatura che vive felicemente è motivo d’orgoglio. La musica è sempre un rapporto tra chi c’è e chi non c’è più. La sua vivacità fa in modo che noi che abbiamo perso una persona, facciamo nascere un qualcosa che dia la possibilità di riascoltare interpretazioni musicali che a lui piacevano. Non c’è niente di liturgico o di commemorativo all’interno di questa cerimonia, e questo è bene”.

Il presidente della Giuria Lorenzo Baldini ha voluto, dal canto suo, introdurre la consegna dei premi, con un intervento teso a sottolineare le difficoltà che si incontrano nel momento in cui si giudicano gli artisti. “Non sono giudizi semplici – ha spiegato – poichè si deve fare un’analisi della musica e del loro talento, che posso assicurare è grande in tutti quelli che vi hanno partecipato. La scommessa è che questo premio diventi un trampolino di lancio per questi giovanissimi musicisti e – ha concluso – perchè no, anche per Trieste e per il suo Conservatorio”.

Da indicare che la partecipazione alla XI Edizione del Premio Pianistico Internazionale “Stefano Marizza” è stata notevole con giovanissimi musicisti provenienti da molti paesi europei e non come Germania, Austria, Croazia, Bulgaria, Francia, Belgio, Italia, Polonia e Svizzera. (ng)

La forza della musica