da “La Voce del Popolo” di Fiume

La Comunità degli italiani “Pino Budicin” di Rovigno ha festeggiato con un rinfresco il ragguardevole traguardo di 200 trasmissioni del proprio programma radiofonico “Quatro ciacole in famia”, curato dalle redattrici e presentatrici Maria Tamburini detta “Ucci” ed Eleonora Brezovečki detta “Nora”. Le insostituibili “Ucci”, ex insegnante della SEI “Bernardo Benussi”, e “Nora”, ex giornalista de “La voce del popolo”, hanno lavorato costantemente e con grandissimo impegno sin dalla prima trasmissione, andata in onda il 2 marzo del 2007 alle ore 13 sulle onde dell’allora “Radio Rovigno”, con la stessa sigla di oggi, il famoso inno rovignese “La viecia batana”, fino alla duecentesima trasmissione di venerdì scorso.

In questi sei anni e mezzo di vita, la trasmissione “Quatro ciacole in famia” ha dovuto affrontare momenti difficili con il cambiamento di proprietà delle radio locali rovignesi, ma anche di grande soddisfazione, come la collaborazione con l’Università Popolare di Trieste, che ha reso possibile che la trasmissione sia raggiungibile in streaming dalla rete Internet grazie alla radio “Clubradio UPT”, in data 2 marzo 2012, aumentando di fatto il bacino d’utenza della trasmissione a tutti gli esuli rovignesi e istriani sparsi nel mondo.

Una vetrina locale

Una trasmissione che all’inizio era a cadenza quindicinale e che ora è diventata un appuntamento settimanale imperdibile per una larga cerchia di fedeli ascoltatori. Oltre a proporre gli eventi di cronaca settimanali, la trasmissione ha presentato numerose interviste ai rappresentanti degli enti e delle istituzioni della CNI e della Città, con numerosi ospiti d’eccezione provenienti dall’Italia, come l’astronauta Paolo Nespoli, l’ex magistrato Gherardo Colombo e tanti altri. Non sono mancati neanche riferimenti alla storia e alle tradizioni rovignesi e al dialetto istrioto locale. Per gli artisti, gli scrittori, i cantanti locali è stata una vetrina per far conoscere le proprie opere al pubblico. Gli stacchi musicali basati sulla ricca tradizione canora rovignese, ma anche sulla musica leggera italiana, sono stati scelti delle due instancabili attiviste.

Il presidente del sodalizio rovignese, Gianclaudio Pellizzer, ha colto l’occasione per ringraziare le due attiviste che hanno reso possibile il festeggiamento di un traguardo storico, come 200 trasmissioni radiofoniche che fanno sentire la voce della Comunità e che rappresentano un’occasione per tutti gli italiani autoctoni del territorio di stare uniti come una famiglia. Il presidente ha anche ringraziato i tecnici del sodalizio Stefano Devescovi e Mišel Tonkić, per il loro fondamentale contributo nella realizzazione della trasmissione, nonchè la Città per il contributo non solo finanziario ma anche morale e logistico.

Le due attiviste hanno voluto ricordare anche il supporto professionale di tutto lo staff della radio locale “Gradski Radio” e in particolare dei tecnici Ivan Franković e Albert Vičić e dei collaboratori Susanna Isernia e Graziano d’Andrea dell’Università popolare di Trieste.

Seguita anche in Argentina

“All’inizio avevamo avuto un po’ di timore, perché ci sembrava che il compito che c’era stato affidato fosse troppo impegnativo, ma con grande convinzione e con l’affetto che abbiamo sentito dai nostri ascoltatori, abbiamo dato il nostro massimo per creare una trasmissione di cui possiamo andare fieri. Viene seguita persino nella lontana Argentina, dove ci è stato raccontato che alcuni rovignesi si ritrovano assieme per ascoltare “Quatro ciacole in famia” e preparare le ricette della nostra tradizione”, hanno raccontato le due attiviste.
Cinzia Ivančić, presidente dell’Esecutivo della CI, ha ricordato che grazie a un contributo dell’Unione Italiana sono arrivate le attrezzature tecniche complete di software di registrazione, che hanno permesso di realizzare nel migliore dei modi la trasmissione della durata di un’ora in un piccolo studio di registrazione creato al secondo piano di Palazzo Milossa, sede della Comunità rovignese. Inoltre, il nuovo studio permetterà di dare vita a una trasmissione streaming in proprio della CI rovignese. La presidente dell’Esecutivo ha sottolineato inoltre che la trasmissione è nata su proposta della Città grazie a un’iniziativa di Maria Črnac Rocco, responsabile della Sezione per l’autogoverno locale, l’informazione e la collaborazione internazionale.
A nome della Città è intervenuto il vicesindaco connazionale Marino Budicin, che ha sottolineato l’importanza della trasmissione e che ha constatato che i mezzi stanziati dalla Città a favore di questa trasmissione sono stati più che giustificati dal grande successo ottenuto e dall’importanza di aver dato la possibilità alla Comunità degli Italiani di presentare le proprie attività e di salvaguardare il ricco patrimonio storico – culturale locale.

Sandro Petruz

«Quatro ciacole in famia» raggiunge un bel traguardo