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Si è concluso il viaggio d’istruzione in Valle d’Aosta, a favore di una cinquantina di connazionali delle Comunità degli Italiani di Cittanova e Verteneglio, organizzato dall’Università Popolare di Trieste e dall’Unione Italiana, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri italiano e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
A condurli, Susanna Isernia, funzionario dell’Ente triestino, mentre a rappresentare i due sodalizi erano presenti Paola Legovich Hrobat, Presidente di Cittanova, ed Elena Barnabà, Presidente di Verteneglio.
La Valle d’Aosta è la più piccola regione d’Italia e la sua superficie è quasi interamente montagnosa. Si dice che la sua orografia ricorda la struttura di una foglia: quest’immagine naturalistica aiuta a meglio comprendere la conformazione del territorio valdostano. La nervatura centrale della foglia rappresenta il bacino della Dora Baltea. Le nervature secondarie rappresentano i bacini orografici e le loro valli laterali.
Con una valida guida locale, i partecipanti hanno apprezzato la Val di Cogne, che è una delle tre valli del Parco Nazionale del Gran Paradiso, hanno raggiunto il villaggio minerario di Cogne (oggi paradiso dei turisti) e attraverso un sentiero quasi pianeggiante, sono giunti alle famose cascate di Lillaz.
Naturale propaggine della Valle di Cogne, il piccolo abitato di Valnontey, da dove partono molte escursioni tra le più interessanti in zona, verso il massiccio del Gran Paradiso e verso gli altipiani che fanno da balconata a panorami eccezionali. Sul territorio, sono presenti quasi tutte le specie animali delle Alpi: il gruppo è riuscito ad osservare da vicino camosci, timide marmotte ed ha assistito alla performance di alcuni stambecchi acrobati.
La giornata si è conclusa con la visita della moderna Cantina Sociale “Cave des Onze Communes”, in località Urbains, dotata di attrezzature enologiche innovative e sempre all’avanguardia, con la degustazione dei Vini di Montagna.
Il giorno successivo, la comitiva ha raggiunto il Castello Reale di Sarre, ovvero la casa di caccia di Vittorio Emanuele II, primo Re d’Italia. Il castello sorge su un’altura che domina la valle e guarda verso la Valdigne. Nel 1989 è stato acquisito dalla Regione Valle d’Aosta, per restaurarlo e aprirlo al pubblico; oggi rappresenta un’importante monumento alla presenza della famiglia Savoia in Valle d’Aosta e una testimonianza degli usi, dei ricordi e dei cimeli di Casa Savoia.
Il viaggio valdostano è proseguito verso il famoso centro turistico di Courmayeur. Affascinante e maestoso, è apparso il Monte Bianco, con i suoi 4810 metri di altitudine: la montagna più alta d’Europa, considerata dagli alpinisti l’Himalaya delle Alpi.
Non poteva mancare la visita di Aosta: i partecipanti hanno percorso le strade di Augusta Pretoria, scoperto il suo passato, 5000 anni di storia, tradizioni e arte.
L’ultima sosta è stata riservata al napoleonico Forte di Bard, che rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. Oggi, “maestoso” luogo di cultura.
Soddisfatti del viaggio, delle emozioni provate, l’allegra compagnia è rientrata nelle sedi di provenienza, non senza un saluto e un arrivederci a presto!

Viaggio in Valle d’Aosta, per le Comunità degli Italiani di Cittanova e Verteneglio