da “La Voce del Popolo” di Fiume

di Arletta Fonio Grubiša

Albert Jerabek e Loretta Godigna

Corali della “Mariani” al rientro dalla città danubiana

Sbarco nella capitale mondiale della musica, checchè ne dicano le altre metropoli della civiltà europea:in nessun’altra città sono vissuti compositori più celebri (Mozart, Beethoven, Strauss …) e in nessun altra parte risuona tanto l’eco di valzer ed operette, quel concerto di Capodanno in mondovisione …

Si sarebbe potuto uscirne sopraffatti dalla soggezione tra tanta storia, arte, tradizioni e illustre passato imperiale. Invece, stimolati dal tuffo nell’atmosfera danubiana, dall’orgoglio per l’occasione avuta, si è dato il meglio di se con tanti sinceri e calorosi apprezzamenti. Non è sicuramente esagerazione definire questo viaggio a Vienna l’uscita più prestigiosa mai compiuta nella storia della Società artistico culturale “Lino Mariani” di Pola: un “Natale Italiano” nella capitale d’Austria promosso dalla “Osterreichisch-Italienische Gesellschaft” – Società per l’amicizia italo-austriaca, ente culturale viennese che arricchisce il grande programma culturale-musicale in occasione delle feste di fine anno. Soddisfazione e onore, anche perché, è finalità della maxi-manifestazione diffondere in musica un messaggio di amicizia, di pace, pensando alle aree di confine e alla loro travagliata storia. L’attenzione rivolta da questo ente alla Comunità nazionale italiana sembra addirittura assumere un atteggiamento di particolare costanza: due anni or sono l’invito alla CI di Pirano, l’anno passato alla corale di Rovigno e ora alla “Mariani” di Pola, senza dubbio riconosciuta fra le offerte artisticamente più valide dell’etnia istro-quarnerina.

Commozione al “Sant’Anna”

La quattro giorni viennese (dal 7 al 10 dicembre) del coro misto, è stata caratterizzata da un intenso alternarsi di esecuzioni concertistiche. Soggiorno lavorativo senza sosta con repertorio musicale articolatissimo, dal classico, all’operistico, al folcloristico con filone particolare dei brani natalizi, sotto la costante, ottima direzione della maestra Linda Milani e l’accompagnamento al pianoforte di Branko Okmaca. Esperienze sicuramente indimenticabili a partire da quell’esordio di primo giorno, con due esibizioni al reparto pediatrico oncologico di Sant’Anna che ha fatto riscaldare le voci di forte e umana commozione (per molti è stato impossibile trattenere lacrime) e visto poi offrire ceste e peluche come scambio di doni per momenti di grande tenerezza e partecipazione.

Un bis nel rigore della Rathaus

Secondo giorno viennese: il concerto al Rathaus – il Municipio, edificio imponente (20 mila metri quadri) commistione di stili gotico-rinascimentali, architettura che, come rilevato dalla Presidente della SAC, Loretta Godigna, incute rispetto e straordinaria ammirazione. Ingresso (animato da organizzatissimi e severi uscieri) nella grandiosa Sala delle feste. Esibizione davanti ad un pubblico di oltre un migliaio di persone. Gli applausi? Giurano i protagonisti, della stessa calorosità del pubblico di casa, gratificato dal bis dell’”Inno alla gioia”. E dire che in questi ambienti, solitamente, il richiamo al bis non rientrerebbe nelle abitudini… Una grande emozione anche in questo caso. Quasi a sorpresa si finiva per apprendere di essere stati in competizione con altri cori provenienti da accademie musicali che gareggeranno fino a Natale. Nell’attesa che venga comunicato il piazzamento finale, la giuria ha già garantito successo e regalato ai nostri coristi l’appellativo di “magnifici”.

Sapori al Castello di Vösendorf

Giorno terzo nella capitale del paese democratico, dai trascorsi imperiali: il concerto con tre bis al Castello di Vösendorf, davanti al pubblico degli italiani residenti a Vienna. Ambasciatori di musica folcloristica locale ma non solo. E’ stata una “Mariani” inedita, per il fatto di aver portato tanti propri “hand made”, dall’albero di Natale, al presepe, tutta una lauta tavolata di prodotti tipici della campagna istriana (prosciutto, formaggio, dolci, vino, grappa) offerti al pubblico con molta signorilità (anche in fatto di abbigliamento) e in singolari presentazioni decorative (pigne, legni, erbe e aromi mediterranei), il tutto accompagnato anche da depliant sull’offerta turistica dei nostri luoghi.

Chiesa dei Minoriti

Ed infine, Minoritenkirche

Culmine concertistico alla Chiesa italiana Minoritenkirche dove a messa conclusa sono stati offerti altri nostri prodotti apprezzatissimi dai fedeli. A Vienna per cantare, ma, c’è stata anche la visita alla città e al celebre Castello di Schönbrunn, reggia barocca come Versailles, residenza di Maria Teresa, quartier generale di Napoleone. Sensazione di volare, ha commentato qualche corista, al cospetto di quegli androni e saloni, con cuffie della guida turistica che intonavano musica viennese. Si ricorderà che il viaggio è stato reso possibile grazie all’appoggio dell’Università Popolare di Trieste, dell’Unione Italiana e ad un apporto del Ministero croato alla cultura. Riconoscenti anche dei contributi dati dall’ente camerale istriano, dal Centro di ricerche storiche (i cui volumi sono stati offerti in omaggio al municipio), dall'”Agrourist”, dalla famiglia Giacometti-Moscarda e da Milan Buršić.

Ambasciatori CNI a Vienna