La nostra escursione inizia dal paese di Momiano, situato in cima ad una collina, con vista incantevole sulla valle ricca di vigneti (in particolare, di Moscato).

il suo centro storico è molto caratteristico, con la chiesetta e le rovine del castello medievale dei Conti Rota. 

Come di consueto, il fotografo, ricercatore e divulgatore scientifico Loris Dilena, ci illustra le bellezze del luogo.

Dopo esserci soffermati ad ammirare la più antica quercia dell’Istria, proseguiamo verso la misteriosa cascata e l’inghiottitoio di Butori, vicino all’abitato di Filaria.

La cascata alta 10 metri sorge dal torrente Jugo, affluisce al lago e si perde nell’abisso, creando un paesaggio fiabesco.

Lungo il percorso, osserviamo delle forme d’erosione a calanchi, nei pressi di Sterna. I calanchi sono una particolare morfologia che interessa i terreni marnosi, formatasi per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose erose, con scarsa copertura vegetale e quindi poco protette dal ruscellamento, dotate dunque di un’elevata erodibilità, che dà luogo ad un paesaggio arido, completamente privo di vegetazione e solcato da profondi canali.

Raggiunto il villaggio di Ceppi, visitiamo la chiesa-santuario della Madonna della Neve del XV secolo, in stile gotico. L’edificio è affiancato da un imponente tiglio secolare.

Dopo una breve sosta a Portole, per l’acquisto di miele all’apiario di Miriam Visintin, ci dirigiamo verso Novaki dove, all’Agriturismo “Štokovac”, assaporiamo piatti tipici della cucina istriana.

I soci di Villanova, sulle strade dell’Istria interna