da “La Voce del Popolo” di Fiume

di Eleonora Brezovečki

LA SOCIETÀ ARTISTICO-CULTURALE HA PARTECIPATO A UN’INIZIATIVA DI AMICIZIA ITALO – AUSTRIACA

ROVIGNO/VIENNA – Approdata a Vösendorf, il primo impatto della Società artistico-culturale “Marco Garbin” della Comunità degli Italiani di Rovigno con Vienna è avvenuto nell’ambito della manifestazione internazionale “Wiener Rathaus – Festsaal”, iniziata a Vienna già il 25 novembre scorso e che si concluderà il prossimo 24 dicembre. Quattro serate alla settimana, negli ambienti dell’imponente palazzo del Municipio di Vienna, dove, di volta in volta, si esibiscono dalle cinque alle otto formazioni corali provenienti un po’ da tutto il mondo. La Società artistico-culturale “Marco Garbin” vi ha partecipato – quale rappresentante la minoranza italiana di Croazia e Slovenia – su invito dell’Associazione Österreichisch – Italienische Gesellschaft di Vienna. Il programma, oltre al concerto avvenuto nella grandiosa sala del Municipio, con la presenza di più di seicento persone, comprendeva anche altri appuntamenti, un altro concerto, tenutosi sempre a Vienna, all’Ospedale oncologico per bambini, con un seguito al Castello di Vösendorf e nella giornata conclusiva di domenica alla Minoritenkirche di Vienna. Un programma avvenuto tutto all’insegna della Pace e dell’amicizia tra Austria e Italia; quattro significative giornate vissute intensamente dalla SAC, che ha condiviso quest’esperienza con formazioni corali provenienti da Vienna, da Adelaide (Australia) e dall’Ucraina.

Le tradizioni natalizie rovignesi a Vienna

Alla CI e alla stessa Città di Rovigno, rappresentata nell’occasione dal vicesindaco Marino Budicin, oltre all’impegno canoro è stato richiesta pure una simbolica presentazione delle tradizionali natalizie rovignesi (riguardanti l’albero e il presepe), ma pure di una degustazione di specialità gastronomiche tipiche del territorio, nonché la diffusione di materiale turistico-pubblicitario (compito spettato al rappresentante dell’azienda turistica “Maistra” e della Comunità turistica di Rovigno). All’opera nel caratteristico ambiente del Castello di Vösendorf, l’équipe che ha curato l’allestimento dell’albero di Natale e del presepe, guidata da Gordana Dandolo; mentre la parte gastronomica è stata affidata a Sergio e Marisa Ferrara (hanno servito prosciutto, formaggio, sardoni salati, baccalà, crostoli, biscotti e “cassetti”, buon vino e liquori di casa). A completare l’ambiente poi, oltre all’albero di Natale più tradizionale –, che abitualmente a Rovigno era di ginepro (e così è stato), abbellito, come usanza, con dolciumi, mandarini e altre cose caserecce – è stata un’esposizione di foto rappresentanti caratteristici angoli storici di Rovigno, concesse per l’occasione dal Centro di Ricerche Storiche di Rovigno. Insomma, si è trattato di una piacevole e suggestiva proposta di alcune particolarità della città istriana, rese più colorite dal servizio in costume, che ha reso molto piacevole l’ambiente. Oltre al pubblico, che si è trattenuto numeroso dopo il concerto e la parte ufficiale della manifestazione avvenuta al Castello, presenti, per la parte austriaca, il sindaco di Vösendorf Meinhard Kronister, il presidente dell’Associazione Italo-Austriaca Michael Spindelegger, la segretaria generale della stessa Associazione, Mariangela Jerabek Mainardi, certamente il factotum organizzativo di questo avvenimento, Marino Budicin, che ha portato i saluti sia della Città di Rovigno sia della Comunità degli Italiani e Susanna Isernia, in rappresentanza dell’Università Popolare di Trieste, istituzioni ed enti che hanno contribuito, oltre all’Unione Italiana, alla realizzazione di questo soggiorno. Il concerto della SAC “Marco Garbin”, diretta da Riccardo Sugar, è stato applauditissimo, apprezzato in modo particolare, sia dal pubblico che dalla giuria, nella parte delle “bitinade” e alle “arie da nuoto”. A Palazzo Municipale la SAC rovignese si classificata tra i primi cinque cori, con i complimenti del responsabile per i rapporti culturali internazionali del Municipio di Vienna, Franz Schuller.

La tappa a Vösendorf

A Vösendorf l’ambiente è stato molto più intimo. Coro e solisti (Germano Ettorre, Guerrino Poropat, Gianfranco Santin, Fulvia Modrušan e Michaela Paliaga), sono apparsi più sereni e sciolti, conquistandosi la “platea”, tanto da dover concedere due bis. Al termine non sono mancati gli interventi e lo scambio di doni, di cui il cordiale saluto del sindaco di Vösendorf, Meinhard Kronister, entusiasta di quanto avvenuto. Cordialità contraccambiate da Marino Budicin che ha tenuto a sottolineare lo spirito mitteleuropeo, oltre che italiano, che la città di Rovigno ha mantenuto nel tempo, rilevando anche i rapporti da sempre esistenti con l’Austria, ricordando personaggi e avvenimenti comuni, in particolare la costruzione a Rovigno dell’ospedale che, completato nel 1908, prese il nome di Ospizio marino della città di Vienna. Di recente memoria invece, la scomparsa di Milo Dor, giornalista e scrittore di caratura europea che, nato in Ungheria da genitori serbi, dalle vicende belliche costretto a vivere tra Vienna e Rovigno per tutto il resto della sua vita. Un’iniziativa di grande valore culturale e civile, Budicin ha rivolto un sentito ringraziamento sia agli ospitanti, che all’Unione Italiana e all’Università Popolare di Trieste, istituzioni che hanno favorito il soggiorno viennese della SAC di Rovigno.

Concerto all’ospedale oncologico

Del percorso per così dire “ufficiale” di questa presenza rovignese, va certamente posto in evidenza quanto avvenuto all’Ospedale oncologico per bambini. Per i coristi è stata un’esibizione non facile, visto l’inevitabile impatto emotivo a contatto con i bambini, protagonisti di situazioni anche molto difficili, che hanno commosso tutti. Alla “Minoritenkirche” invece, una delle più artistiche e antiche chiese di Vienna, custodita dai Francescani Minori Conventuali (presenti nella capitale austriaca fin dal 1224) e frequentata principalmente da italiani, il coro si è esibito nel corso della messa, con le canzoni “Santa Eufemia” di Jerko Gržinčić – Vlado Benussi, e l'”Ave Maria” di Bepi de Marzi. All’organo, invece, l’accompagnamento durante tutto il servizio liturgico è stato di Tomislav Bišić. Va ancora detto che ai concerti si sono intercalati anche altri percorsi. Guidata dalla signora Mainardi, che ha fatto da cicerone, la comitiva ha visitato in pullman sia la Vienna imperiale, dominata dalla torre di Santo Stefano, sia quella moderna, volta al futuro, fatta di grattacieli, di condomini ed altri insediamenti. Non è mancata una tappa alla Hundertwasser Haus (Casa dei pazzi), un edificio di proprietà municipale, unico nel suo genere, riconoscibile per la sua facciata irregolare e variopinta, costruita nel 1985 dall’eccentrico pittore Friedrich Hundertwasser (autore pure del caratteristico inceneritore di rifiuti colorato che sovrasta un quartiere di Vienna). Al termine del soggiorno, agli ospiti si è rivolta anche Cinzia Ivančić, responsabile amministrativo-culturale dell’istituzione, che ha organizzato in modo eccellente questa impegnativa uscita. È stata un’esperienza bellissima e indimenticabile, come ha concluso la Ivančić.

Il coro della «Marco Garbin» portavoce della cultura mittelleuropea di Rovigno