Di primo mattino, partiamo alla volta di Portogruaro. La nostra guida turistica, Patrizia Crespi, ci svelerà il fascino della città murata. Sono entusiasta di iniziare questo viaggio.

Con lei, scopriamo palazzi gotici, veneziani e rinascimentali. Pietre usate come decorazione, finestre murate, porte sul fiume, archi acuti accanto ad archi a tutto sesto, colonne doriche e colonne corinzie, affreschi e iscrizioni. 

Ammiriamo il palazzo comunale trecentesco e il pozzetto del Pilacorte , con le due gru scolpite dal Turchetto.
Il fiume Lemene ci conduce nel cuore della cittadina, alla pescheria nei pressi dei mulini, con la sua loggia e il suggestivo oratorio eretto dai pescatori di Caorle.

Ottima pausa pranzo alla trattoria “Al cavallino”.

Nel pomeriggio raggiungiamo Sesto al Reghena, per la visita dell’antica Abbazia di Santa Maria in Sylvis, fondata nella prima metà dell’VIII secolo. Devastata dagli Ungari nel 889, risorse fortificata e assunse l’aspetto di castello medioevale, con un sistema difensivo formato da torri e fossati. La Basilica, eretta nelle forme romanico-bizantine, è decorata da un ciclo di affreschi della scuola di Giotto.

Patrizia Crespi, con entusiasmo ed energia, ha allietato il viaggio, rispondendo a tutte le nostre curiosità.

Complimenti agli organizzatori: la Comunità degli Italiani di Abbazia. In particolare, la Presidente Sonia Kalafatović e Norma Srbulj.

Portogruaro e Sesto al Reghena, con la Comunità degli Italiani di Abbazia