IMG_8173_01da “La Voce del Popolo” di Fiume

Alla sua 21a edizione, il Premio “Stefano Marizza” per giovani pianisti, dimostra tutta la sua maturità e l’alto livello raggiunto. Il concorso voluto dall’Università Popolare di Trieste e dalla famiglia del giovane collaboratore scomparso tragicamente due decenni or sono, era stato subito appoggiato anche dal Conservatorio “Giuseppe Tartini” dove Stefano s’era diplomato dimostrando talento e grande amore per la musica. La realizzazione si deve anche al supporto del Gruppo Intesa Sanpaolo. Per ricordare il suo slancio, la simpatia, le indubbie capacità, la profonda umanità, il premio continua il suo cammino con i medesimi enti organizzatori e con la sua famiglia che anche l’altra sera, ha assistito al concerto conclusivo nella sala del Tartini, gremita di publico fino a esaurimento posti: molti non sono potuti entrare.

Che ci siano ben cinque premiati su quindici partecipanti, potrebbe sembrare forse una concessione, ma niente di più errato. La commissione giudicatrice presieduta dal pianista e docente, Massimo Gon, si è trovata di fronte a delle prove di grande qualità che hanno determinato la decisione finale: un terzo premio alla pianista serba Ivana Damjanov, due secondi premi ex aequo a Olena Miso (Ucraina) e Kostandin Tashko (Albania) e due primi premi a Junichi Ito (Giappone) e Polina Sasko (Ucraina).

La Commissione, formata dai pianisti Massimo Gon (presidente), Lorenzo Baldini, Irene Gratton, Giuliana Gulli e Maria Letizia Michielon, ha espresso le seguenti motivazioni: Junichi Ito “per la raffinata eleganza e la sensibilità poetica delle sue interpretazioni” che nel saggio finale si sono manifestate chiaramente nell’esecuzione di un brano di Chopin e di Skriabin; Polina Sasko “per l’originalità della sua scelta di repertorio e per la tensione strutturale trasmessa dalla sua esecuzione” che ha chiuso il concerto con Prokofjev, intenso, coinvolgente quasi struggente nella sua interpretazione.

Il secondo premio ex aequo, è andato all’ucraina Olena Miso “per la vibrante e appassionata interpretazione dimostrata soprattutto nel repertorio russo” che ha scelto Rachmaninoff per il suo incontro col pubblico e all’albanese Kostandin Tashko “per la plasticità immaginativa del suo virtuosismo pianistico”, virtuosismo che ha dimostrato interpretando Liszt con le Reminescenze dal “Don Giovanni” di Mozart, meritandosi una convinta ovazione e ripetuti richiami da parte del pubblico entusiasta della sua prova.

Il terzo premio è stato assegnato alla pianista serba Ivana Damjanov “come più giovane concorrente e per la spiccata personalità musicale”, che ha donato al pubblico l’esecuzione di Rachmaninoff e Liszt. Un’ora volata via all’insegna della bellezza e della “speranza” per ciò che la musica può rappresentare nella costruzione di un mondo nuovo.

“Non a caso – ha rilevato il presidente della giuria, Massimo Gon – si avverte la preparazione di questi ragazzi che arrivano da varie parti del pianeta”, laddove la musica è veicolo e linguaggio bidirezionale da e verso il resto del mondo. Bravi, motivati, considerano questi concorsi una grande opportunità, la possibilità di esibirsi in altri contesti, mettendo alla prova i risultati raggiunti.

L’UPT continuerà a supportare il premio – ha detto la neopresidente Cristina Benussi – che ha avuto modo di conoscere, a pochi giorni dalla sua elezione, un altro tassello di quel mosaico di cultura alta che l’ente è riuscito a sviluppare negli anni. Anche quando avvisaglie di crisi avevano posto in dubbio le sorti della manifestazione, la sua vitalità e importanza hanno suggerito di trovare ulteriori sostegni. La ricerca continua, si spera che anche in futuro possa vincere con la forza della speranza data ai giovani.

A consegnare i premi ai partecipanti, introdotti da Susanna Isernia, anima del progetto Marizza, sono stati i rappresentanti dell’UPT e del Conservatorio. Tra il pubblico, commossi, alcuni pensionati dell’ente, Romano, Sandrino, Alessandro e quanti conobbero e lavorarono con Stefano all’UPT, per rendergli omaggio, ricordarlo, sentirlo ancora vicino.

Rosanna Turcinovich Giuricin

Premio Marizza Qualità d’alto livello